Impariamo a discernere l'idealizzare dal prendere ispirazione. Nella vita come nell'ambito estetico. Idealizzare significa chiudere il proprio pensiero e il proprio obiettivo con paraocchi puntati ad un modello irraggiungibile, destinato a fallire perché nessuno é uguale ad un altro; vuol dire proiettarsi in un altro individuo, non riuscendo o non impegnandosi invece a contemplare una propria evoluzione fisica e mentale secondo le proprie caratteristiche e i propri tempi, pensando per piccoli step realistici, in modo da non focalizzarsi su un risultato non realistico che può portare inesorabilmente all'abbattersi in breve tempo.
Accettare se stessi e la diversità dagli altri é uno stato mentale attivo, non é porsi limite, non é compromesso, non é rassegnazione. A partire dalla consapevolezza di chi siamo e di come siamo fatti, dobbiamo trarre ISPIRAZIONE dagli altri, non per diventare come sono loro, ma attingendo dalla motivazione e dalla determinazione con coi sono diventati quello che volevano diventare. Dobbiamo stimare e prendere esempio dal percorso, non tentare di emulare il risultato, cercando dunque di lavorare sui propri limiti facendo leva sui punti di forza, senza cristallizzarsi su un'idea di perfezione statica ma migliorando passo dopo passo con la finalità di essere ogni giorno un passo avanti rispetto al giorno prima, contemplando le ricadute ma imparando a gestirle, aggiustando il tiro e cambiando rotta se necessario, imparando ad apprezzare se stessi ORA, e non aspettando di raggiungere l'agognata perfezione rimanendo in "stand by" e rimandando situazioni il cui successo è attribuito ad una forma migliore.
Mediante la motivazione, l'autoefficacia, e l'autostima saremo dunque in grado di pensare e mettere in pratica in modo elastico un percorso di cambiamento fluido e non rigido.
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